La cassoeula è uno dei piatti più famosi della cucina lombarda, particolarmente diffusa nella stagione invernale. Uno stufato caldo a base di verze e scarti di maiale con origini antichissime.
La leggenda
Le ricette della cassoeula hanno un’origine incerta, ma la leggenda più diffusa si lega alla dominazione spagnola di Milano alla fine del Cinquecento. Si narra di un soldato spagnolo innamorato di una cuoca di una nobile famiglia, la quale un giorno si ritrovò senza ingredienti in dispensa. Il soldato allora suggerì di usare gli scarti del maiale e le poche verdure a disposizione. Il piatto riscosse talmente successo che la cuoca decise di cedere alla corte del giovane ufficiale.
La festa di Sant’Antonio
La preparazione della cassoeula è legata storicamente a Sant’Antonio Abate, considerato il protettore degli animali. Questo santo viene festeggiato il 17 gennaio, data che indicava la fine delle macellazioni dei maiali e anche il momento migliore per consumare la verza dopo le gelate invernali. In questo giorno la Chiesa benedice gli animali, in particolare il maiale che viene raffigurato nell’iconografia classica accanto al santo vestito da pastore. Ecco perché la cassoeula era e viene ancora considerata il piatto della festa di Sant’Antonio.
Il piatto della tradizione
La ricetta tradizionale prevede abbondante verza e parti di maiale come verzini, cotenna, costine e piedini. È un piatto ricco e sostanzioso che è stato tramandato con leggere modifiche, infatti troviamo diverse varianti. A Como, ad esempio, non si usano i piedini e battuto di verdure e si sfuma il tutto con il vino bianco. A Novara si unisce anche la carne d’oca e in Brianza si accompagna con la polenta.
Se ti sei incuriosito, questo è il momento perfetto per provare la cassoeula.
Centro Carni Rigamonti è leader nel settore alimentare dal 1967. La freschezza e l’alta qualità delle carni è possibile grazie ai processi di lavorazione certificati e al sistema di rintracciabilità di tutti i prodotti.