Il Nero d’Avola, chiamato anche Calabrese, è un vitigno a bacca nera autoctono della Sicilia. Continua a leggere e scopri le caratteristiche del vino DOC italiano di altissima qualità più diffuso al mondo.
Coltivazione
Si segue il sistema tradizionale definito ad alberello ovvero una forma di allevamento della vite adoperata in quegli ambienti in cui c’è una scarsa disponibilità idrica o un clima sfavorevole. Molto spesso si utilizza anche la coltivazione a spalliera o palmetta. Tali metodi di allevamento della vite generano uve ad alta gradazione zuccherina, infatti i vini prodotti possono avere una gradazione di oltre 15 gradi. A seconda delle condizioni climatiche e degli stili dell’uva si producono diverse tipologie di vino.
Caratteristiche Nero d’Avola
L’acino del Nero d’Avola ha un colore blu scuro ed è di medie dimensioni. La buccia è abbastanza sottile e di consistenza cerosa. Mentre le foglie sono trilobate e di colore verde chiaro. L’habitat ideale del vitigno è secco e ventilato, protetto da un lato dal mare e dall’altro dai monti. Ecco perché è molto sensibile alle muffe e non può crescere bene in ambienti umidi.
Il vino ha un colore rosso rubino vivido con riflessi che tendono al viola ed ha un sapore molto fruttato e speziato. Si può avvertire sul palato delle note di ciliegia, lampone, prugna e ribes nero. Il tono speziato rimanda alla liquirizia, ai chiodi di garofano e al rabarbaro.
Il Nero d’Avola può essere aggiunto ad altre varietà di vino derivate da uva di diversa provenienza come: Merlot, Syrah o Cabernet-sauvignon. In cucina è perfetto con preparazioni a base di pesce se è giovane e fruttato, se invece aprite una bottiglia invecchiata abbinatela con piatti a base di carne.
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