Sono in molti a chiedersi se la trippa fa male oppure no. In questo articolo spiegheremo le caratteristiche e le proprietà dell’alimento.
Cos’è la trippa?
Non è altro che una frattaglia ricavata dagli organi digerenti degli animali, in particolare dei bovini ma anche suini o ovini. È un alimento così detto “povero” che fa parte di tante ricette della nostra tradizione.
Normalmente in commercio si trova già pulita, tagliata e lessata, in modo da aumentare la morbidezza e la digeribilità del tessuto che si presenta piuttosto fibroso. L’odore tipico della trippa può essere troppo forte e non gradito da tutti, per questo motivo si può lavarla con acqua e aceto di vino bianco e sciacquarla più volte prima di cucinarla.
Proprietà
Molti ritengono che la trippa sia grassa, in realtà non è così. È un alimento sostanzialmente magro, a basso tenore di grassi. Infatti, 100 g di trippa contengono:
- 5 g di grassi,
- 72 g di acqua,
- 15,8 g di proteine.
Il problema legato al consumo di questo alimento è rappresentato dai condimenti che possono essere grassi e quindi aumentano l’apporto lipidico del piatto. Un elemento fondamentale da tenere in considerazione è la grande massa di tessuto connettivo, che in cottura si trasforma in gelatina ed è di discreta digeribilità. Il collagene è una proteina che rende la trippa un alleato della salute in quanto fa bene alle articolazioni, alla pelle, alle unghie, oltre che ai muscoli, alle ossa e ai denti.
Offre un buon contenuto di ferro, sodio, potassio e fosforo, insieme a vitamine del gruppo B. Va considerato che contiene una certa quota di colesterolo, precisamente 122 milligrammi per 100 g di prodotto. Essendo un alimento di origine animale non bisogna abusarne, ed è sconsigliato per chi soffre di ipercolesterolemia.
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