Come tutti sappiamo la carne è da consumare quando è ancora fresca, essendo più salutare e nutriente. Ma non è sempre possibile farlo, quindi si ricorre ad alcune tecniche di conservazione. Per conservare la carne nel frigorifero si utilizza la pellicola oleata o dei contenitori in vetro o in plastica chiusi e posizionati nel ripiano più freddo, al riparo da aria ed acqua.
È importante scegliere le giuste temperature per conservare correttamente la carne. Più bassa è la temperatura e maggiore sarà la conservazione del prodotto e poche saranno le possibilità di formazione di microbi. I metodi più usati ed efficaci per la conservazione della carne sono:
- La refrigerazione: i prodotti sono mantenuti a una temperatura che va dagli 0 °C ai 4° o 6 °C, per 3 o 4 giorni.
- Il congelamento: la conservazione va dai -2° o -3° C a -20°C.
- La surgelazione: la carne è portata a una temperatura inferiore ai – 18 °C fino ad arrivare a un massimo di – 50°C o – 60 °C.
Nel congelamento e nella surgelazione la crescita microbica è bloccata a differenza della refrigerazione dove il processo è solo rallentato. Una volta scongelata la carne è fortemente sconsigliato ricongelarla, deve essere cotta interamente e successivamente è possibile congelarla di nuovo.
Sorge spontanea la domanda: quanto dura il periodo di conservazione? Varia in base alla dimensione e al taglio del pezzo di carne. La carne macinata, anche se viene conservata a basse temperature, è quella che dura di meno e deve essere consumata il prima possibile dopo la macellazione precisamente entro le 24 ore. La carne di pollo o tacchino entro le 48 ore, mentre la carne fresca in genere e gli affettati non confezionati entro 3 giorni. Invece, i pezzi grossi possono resistere fino a una settimana come il filetto e la costata.