Il Prosecco è uno dei vini italiani più conosciuto e apprezzato al mondo grazie alla sua piacevolezza e versatilità. Ma quando e dove nasce il Prosecco? Continua a leggere scopri le sue origini.
La storia
Si pensa che le origini del Prosecco risalgono alla fine del ‘500, quando per la prima volta viene dato questo appellativo allo spumante. Il nome deriva dal castello di Prosecco (castellum nobile vino Pucinum), un comune del Friuli Venezia Giulia in provincia di Trieste.
Nel 1593 Fynes Moryson, nei suoi appunti di viaggio, cita esplicitamente il “Prosecho”: un vino originario della zona nord-orientale della penisola italiana. Leggendo gli appunti si nota che lo spumante godeva già di grande fama al tempo dell’autore.
Successivamente, tra il ‘700 e l’800, il vitigno di Prosecco si allarga nelle colline venete. Infatti, un’altra importante testimonianza è il poemetto “Il Roccolo Ditirambo” di Valeriano Acanti scritto nel 1754. Oltre all’esplicito riferimento al Prosecco, si indica con chiarezza che nel XVIII secolo il vino era prodotto con grande successo sui Colli Berici (in prossimità della città di Vicenza).
La produzione del Prosecco
Dopo la nascita dello Stato Italiano nel 1861, il Parlamento decide di redigere un’indagine sulle condizioni dell’agricoltura italiana “Inchiesta Jacini”. All’epoca si producevano nel territorio di Conegliano Valdobbiadene 25000 hl di Verdiso, 6600 di Bianchetta, 3800 di Boschera e 3200 di Prosecco; era quindi un vitigno del tutto secondario. Più tardi nel 1868 viene fondata a Conegliano la Società Enologica Trevigiana, che innesca una rivoluzione vitivinicola. Il Prosecco verrà allevato sempre più in purezza, mentre prima era misto con altre varietà.
Oggi l’ottanta per cento del Prosecco bevuto in Italia e nel resto del mondo è prodotto in Veneto, il restante venti nel Friuli-Venezia Giulia. Un vino che in un secolo ha saputo conquistare il mondo grazie alla bravura di viticoltori, vignaioli ed istituzioni che lo hanno saputo esaltare al meglio.