Nella piramide alimentare gli alimenti di origine animale sono ben rappresentati e anche la carne e i salumi coprono un ruolo ben preciso. Vediamo nel dettaglio.
La dieta mediterranea
Con questo termine si fa riferimento allo stile alimentare dei paesi del Mediterraneo che hanno in comune l’uso dell’olio d’oliva, che si è consolidato nei secoli ed è rimasto pressoché invariato fino agli anni ‘50. La Dieta Mediterranea è stata scoperta da Ancel Keys alla fine della 2° guerra mondiale, un biologo e fisiologo americano che approfondì la relazione fra l’alimentazione e le malattie cardiovascolari. Visse in Italia per 28 anni e studiò gli effetti benefici della dieta locale sulla salute della popolazione.
Il consumo della carne
La piramide alimentare è uno strumento visuale che mostra la quantità di ciascun gruppo di alimenti che dovrebbero essere consumati per una dieta equilibrata. La carne è compresa nel gruppo degli alimenti proteici insieme ai legumi, ai latticini e ai prodotti a base di soia. Il suo consumo è fondamentale perché contribuisce all’apporto di elevate quantità di proteine, che variano da 15 g a 22 g per 100 g di prodotto a seconda del tipo e del taglio. Sempre in base al taglio varia il contenuto di grassi (tra il 2% e il 30%).
Si consiglia di scegliere carni magre o con un contenuto di grassi più basso e di limitare il consumo di carni lavorate, come il prosciutto e il salame. Bisogna fare attenzione anche alla cottura, specialmente alla brace, visto che la carne subisce profonde modificazioni. Inoltre, è bene variare il consumo di carne alternando carni rosse (bovino, suino magro) a quelle bianche (pollame, vitello).
È importante seguire le raccomandazioni della piramide alimentare per mantenere un adeguato consumo di tutti i gruppi di alimenti.
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